La camicia button down e le sue origini

La storia di questo particolare must-have dell’abbigliamento maschile inizia alla fine del XIX secolo, quando un americano di nome John E Brooks visitò l’Inghilterra e, mentre guardava una partita di polo, notò che i colletti dei giocatori – decisamente voluminosi, come dettato dalla moda dell’epoca e dalle regole del gioco – erano fissate alle loro magliette per evitare che svolazzassero durante l’incontro e che quindi ostacolassero la loro vista.

Impressionato dall’elegante arco indotto dai bottoni, portò l’idea all’azienda di suo nonno e nel 1896 Brooks Brothers (il più antico brand di vestiti da uomo in America) introdusse la camicia button-down nel mondo dell’abbigliamento maschile. Ancora oggi le camicie di Brooks Brothers portano l’orgogliosa dicitura “The Original Polo Shirt”.

Anche i giocatori di tennis propensero subito per lo stesso vantaggio stilistico di cui avevano goduto i giocatori di polo del secolo precedente.

In gran parte grazie alla perspicacia del produttore ucraino di genitori immigrati Bernard Gantmacher, fornitore di camicie del negozio del campus di Yale negli anni ’50 (nonché fondatore del marchio Gant), gli Ivy Leaguers seguirono a ruota, così come la più ampia corrente della costa orientale incarnata da John F. Kennedy.

I culti giovanili britannici che andavano dai Mod (che spesso hanno optato per camicie dal colletto piccolo con un bottone sul retro ) ai rock-rave di Madchester passando per gli Skinhead e i Two Tones, nel frattempo, l’hanno resa popolare in tutta la zona del The Pond dove Brooks fece la sua ormai attenta e storica osservazione.

Indossata con una cravatta allentata e il primo bottone in alto slacciato, la camicia button-down trasuda un forte odore di nonchalance in pieno stile Rat Pack mentre Chet Baker era solito indossare una camicia button-down in Oxford con maniche corte e cravatte strette raggiungendo risultati sorprendenti ed inaspettati.

Ma è un uomo italiano con una reputazione potentissima nel mondo che ha fatto sì che la camicia button-down divenisse davvero popolare: secondo Darren Tiernan, Senior Cutter di Budd Shirtmakers – che definisce la camicia button-down come “il capo chiave del guardaroba maschile classico, con colletto casual” – “Gianni Agnelli indossava la camicia button-down con il suo solito aplomb, rigorosamente con abiti e cravatte e senza abbottonare i colletti. Ha sempre saputo come creare il look perfetto.”.

Gianni Agnelli

Croce e delizia all’interno dell’armadio dell’uomo elegante, la camicia button-down, però, ci fa notare che il colletto della camicia – detaglio erroneamente trascurato – ha sviluppato nel corso del tempo diverse sfaccettature (alla francese, all’italiana, con linguette a punta, versione club, chiuso da una spilla, per citarne alcuni), più di quanti ne abbia subito quasi ogni altra parte di indumento ma, forse paradossalmente, quando la forma deriva da una funzione specifica richiesta in un determinato periodo, i risultati tendono ad essere senza tempo.

Pubblicato da Indossa Fashion Blog

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